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VINI BIANCHI

CANTINA DE FALCO - FIANO DI AVELLINO IGT

Quando si parla di "Fiano di Avellino" si parla di una particolare procedura di coltivazione e cura delle vigne. Le uve vengono vendemmiate a fine ottobre e vinificate in bianco. Il mosto raffredda a 8° per 24 ore, per poi fermentare a temperatura controllata di 12 /13° per 60 giorni. Affina in vasche di acciaio inox con frequenti batonnage, ossia il "rimescolo" delle fecce fini con la massa del vino in affinamento nelle barriques, anche per dodici mesi e riposa sei mesi in bottiglia prima della commercializzazione.

Il Fiano di Avellino è una delle eccellenze del territorio campano. Si presenta con un colore giallo paglierino e con profumi di cedro, mandarini ed erbe officinali.

I secondi sentori lasciano percepire la frutta gialla croccante e note floreali. All'assaggio è sapido, con accentuata acidità e struttura. Chiude lungo con una piacevole nota di menta. Un vino di carattere e con impronta elegante che si lascia bere con grande facilità. Il Fiano di Avellino Docg si degusta a una temperatura di 8/10 °C. Grazie alla sua struttura.

 

 

Caratteristiche

  • Forme di allevamento: Guyot
  • Suolo: Prevalentemente argilloso
  • Produzione: 10.000 bottiglie
  • Vinificazione: Diraspatura, criomacerazione e pressatura soffice dell’uva, fermentazione in vasche di acciaio inox a temperatura controllata
  • Tecnica di produzione: Fermentazione: Acciaio Affinamento: Dai 3 ai 12 mesi in acciaio e 6 mesi di affinamento in bottiglia
  • Gradazione alcolica: 13%
  • Note Degustative: Dal colore giallo. All'olfatto si esprime con note di frutta gialla e note floreali. Al palato è fresco ma avvolgente allo stesso tempo. Spicca nel retrogusto una nota agrumata.

 

Il vitigno fiano, è coltivato soprattutto in provincia di Avellino. Secondo alcuni, le barbatelle di fiano sarebbero state portate in Irpinia da alcune popolazioni d’origine ligure deportate in Campania durante la dominazione Romana. Il nome del vitigno, molto probabilmente, deriva dall’antico termine latino uve apiane con cui venivano definite quelle varietà che per la dolcezza dei loro acini attiravano le api. Il vino ha un colore giallo chiaro. Il bouquet è intenso e complesso, con profumi di frutta bianca, frutta secca e sentori speziati. Al palato ha un buon corpo, aromi ricchi e persistenti, bella freschezza e nitida vena minerale. Ha una buona propensione all’invecchiamento e dopo alcuni anni in bottiglia si sviluppano note terziarie di grande profondità ed eleganza.

Lieviti per la fermentazione
Lieviti per la fermentazione

Questo processo è detto anche di fermentazione primaria e si tratta di una serie di reazioni chimiche che trasformano gli enzimi in alcol. Ciò può avvenire grazie alla presenza di lieviti specifici, tra cui i più usati sono i saccaromiceti.

Zucchero
Zucchero

Le bevande alcoliche non contengono soltanto alcol, ma anche zuccheri e grassi. Per questo il loro consumo va tenuto sotto controllo in particolare da chi ha problemi di peso o di controllo della glicemia.

Mosto
Mosto

Detta anche “fermentazione in bianco” è una tecnica di vinificazione che prevede l’immediata separazione del mosto dalle bucce, senza che avvenga la macerazione. Con questo sistema è possibile ottenere vini bianchi anche da uve a buccia scura.

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